Nina (alias io, Elena), la protagonista, è una giovane mamma bella ed esuberante, che vive in un meraviglioso paese sulla Costa Azzurra godendosi la vita.
Nina si barcamena allegramente fra lavoro, famiglia, amici, la sua adorata bambina ed il ballo, il suo primo grande amore.
Tutto va a gonfie vele sino a quando il destino beffardo non le gioca un terribile scherzo: un tumore all'utero in fase avanzata all’età di 27 anni!
In un attimo tutto il mondo le crolla addosso, le sue certezze si sgretolano e davanti a sé non le rimane che un orribile presagio: la paura di una morte quasi certa.
Due sono i sentieri che può imboccare: darla vinta al "dannato" cancro o combattere contro tutto per cercare di sconfiggerlo, per salvarsi la vita e non lasciare la sua adorata bimba di tre anni sola al mondo.
Nina, madre fiera e battagliera, sceglie di lottare, senza sapere esattamente quali durissime prove l'aspettano e quanto possa essere devastante un tumore, non solo fisicamente ma anche mentalmente.
La sua vita prende una piega completamente diversa...
La normalità per lei diventa un difficoltoso percorso in salita, ogni giorno deve combattere per poter crescere la sua bambina, per non far naufragare il suo rapporto sentimentale o semplicemente solo per vestirsi da sola.
Ma, non smetterà mai di sentirsi donna e di provare tutte le pulsioni, le emozioni e i sentimenti di una giovane.
L'amore burrascoso con il suo indifferente compagno, il padre di sua figlia Alex, la butterà nel mare dei ricordi rinsaldando un forte legame spirituale con il suo primo grande amore, colui che diverrà Luce anche nei momenti più bui.
E la allontanerà dal suo compagno definitivamente.
Scoprirà di avere bisogno degli altri nel mondo inverso dei malati e che, aldilà della sorte avversa, avrà la fortuna di avere un grande ed inaspettato asso nella manica che sarà fondamentale per vincere: un super pool di angeli custodi, in carne e ossa e metafisici, che non la molleranno mai nemmeno un attimo.
Nina ce l'ha fatta, oggi ha superato il suo passato e si è riguadagnata il diritto ad un futuro.
Io, Elena/Nina, sono ancora qui...
Oltre il mio destino è una storia biografica vera, un pezzo di vita di Elena.
Il libro nasce da un profondo bisogno di raccontare un capitolo difficile di vita vissuta dall'autrice, Elena alias Nina, con tutta sincerità ed onestà.
Oltre il Mio Destino inizia con devastante tsunami e si conclude con la gioia di avercela fatta.
Alla fine del percorso Nina si ritrova cambiata e più forte, pronta per iniziare una nuova vita.
E' una storia narrata in prima persona in forma di romanzo, con un linguaggio semplice intriso di pathos, che mette a nudo l'anima e la mente della protagonista.
Elena senza veli rivive in Nina, il suo alter ego letterario, la caduta nel gorgo della malattia, il lungo e nebuloso calvario per la guarigione, fatto di lotte, di sconfitte, di grinta, di forza e di tante coraggiose battaglie, sino alla vittoria della sua personale guerra contro la malattia.
Ma è anche una storia d'amore, di ragazza, di donna, di madre, di figlia...
Un romanzo scritto a 4 mani con Barbara Saccagno, che ha ascoltato il racconto di Elena trasformando i ricordi in scrittura.
Oltre il Mio Destino è un viaggio che è atto di coraggio, un esempio "vissuto in prima persona sulla propria pelle" che dimostra che anche quando: tutto sembra perduto, nessuno scommette su di te, la malattia sembra invincibile, un miracolo è sempre possibile, purché non si getti mai la spugna.
"Gambe chilometriche, movenze feline, la musica nel sangue, lunghi capelli al vento, una voce imponente e sicura adatta a dare comandi o ad incutere una buona dose di soggezione." (cap. I)
"Sa'Id conosceva il motivo della mia visita, era stato avvisato dalla ginecologa di mamma, ma io cosa sapevo di lui?
Nulla." (cap. II)
"Il momento tanto atteso arrivò.
Un pomeriggio.
Il mio cuore andò in allarme percependo la sua presenza ed iniziò a battere all'impazzata prima ancora che lui mi fosse accanto.
Eccitata alzai gli occhi e lo scorsi arrivare rombando sulla sua motocicletta: Un Dio greco". (cap. XX)